Concerto a Mocasina di Angel Luis Garzelano

Nella foto Angel Luis Galzerano

E’ stato Magnifico il Concerto per i sette anni dell’associazione Onlus Argento Vivo,  i Protagonisti della Serata che ha divertito il pubblico di Mocasina, e’ stato, il trio di musicisti, capitanati dalla bellissima voce più Chitarra del Cantautore  Angel Luis Galzerano.

Questo Concerto mi è piaciuto in particolar modo, sono entrato nel ritmo del tango e dentro il sound-latino-americano, dell’italo-uruguaiano, Angel Luis Galzerano.

I tre musicisti  hanno tenuto il palco in modo Egregio, e si sono prestati anche a piacevoli riflessioni sulle vicende del paese sud americano.

Due libri che ho letto e consiglio di Don Gallo

Consigli di lettura per il mese di Giugno 2013


“DI SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE” & “SE NON ORA ADESSO”
 

sono due libri di Don Andrea Gallo che consiglio Vivamente per chi vuole avvicinarsi ad un Prete che ci ha appena lasciati ma ha fatto la storia.

don gallo in paradiso

 DON GALLO UN MITO

VITA

Andrea Gallo si sentì attratto fin da piccolo dalla spiritualità dei salesiani di Giovanni Bosco, ed entrò nel 1948 nel loro noviziato diVarazze, proseguendo poi a Roma gli studi liceali e filosofici. Nel 1953 chiese di partire per le missioni, e venne mandato in Brasile, aSan Paolo, dove compì gli studi teologici. La dittatura al potere in Brasile lo costrinse però, in un clima per lui insopportabile, a ritornare in Italia. Nel 1954 la tensione salì al massimo nel paese, continuò quindi gli studi a Ivrea e venne ordinato presbitero il 1º luglio 1959.

Un anno dopo venne inviato come cappellano alla nave-scuola Garaventa, noto riformatorio per minori. Lì cercò di introdurre un’impostazione educativa diversa, cercando di sostituire i metodi unicamente repressivi con una pedagogia della fiducia e della libertà. Da parte dei ragazzi c’era interesse per quel prete che permetteva loro di uscire, di andare al cinema e di vivere momenti comuni di piccola autogestione, lontani dall’unico concetto fino allora costruito, cioè quello dell’espiazione della pena.

Dopo tre anni venne spostato ad altro incarico (senza spiegazioni, a suo dire), e nel 1964 decise di lasciare la congregazione salesiana e chiese di incardinarsi nella diocesi genovese perché «La congregazione salesiana si era istituzionalizzata e mi impediva di vivere pienamente la vocazione sacerdotale». Ottenuta l’incardinazione, il cardinale Siriarcivescovo di Genova in quel momento, lo inviò a Capraia, allora sotto la giurisdizione dell’arcidiocesi del capoluogo ligure, per svolgere l’incarico di cappellano del carcere.

Due mesi dopo venne destinato in qualità di vice parroco alla parrocchia del Carmine, dove rimase fino al 1970, anno in cui il cardinale Siri lo trasferì nuovamente a Capraia. Nella parrocchia del Carmine don Andrea fece scelte di campo con gli emarginati. La parrocchia diventò un punto di aggregazione di giovani e adulti di ogni parte della città, in cerca di amicizia e solidarietà con i più poveri e con gli emarginati, che al Carmine trovavano un punto di ascolto.

Secondo la “comunità” di don Andrea, l’episodio che provocò il suo trasferimento fu un incidente verificatosi nell’estate del 1970 per quanto don Gallo disse durante una sua omelia domenicale[1]. Nel quartiere era stata scoperta una fumeria di hashish e l’episodio aveva suscitato indignazione nell’alta borghesia residente. Don Andrea, prendendo spunto dal fatto, ricordò nell’omelia che rimanevano diffuse altre droghe, per esempio quelle del linguaggio, grazie alle quali un ragazzo può diventare «inadatto agli studi» se figlio di povera gente, oppure un bombardamento di popolazioni inermi può diventare «azione a difesa della libertà». Don Andrea fu “accusato” di essere comunista; le accuse si moltiplicarono in breve tempo e questo sarebbe stato il motivo per cui la curia decise il suo allontanamento.

Il provvedimento dell’arcivescovo provocò nella parrocchia e nella città un movimento di protesta, ma la curia non tornò indietro e ingiunse a don Andrea di obbedire. Tuttavia egli rinunciò all’incarico offertogli all’isola di Capraia, ritenendo che lo avrebbe totalmente e definitivamente isolato. Qualche tempo dopo venne accolto dal parroco di San Benedetto al Porto, don Federico Rebora, e insieme a un piccolo gruppo diede vita alla sua comunità di base, la Comunità di San Benedetto al Porto. Da allora si è impegnato sempre di più per la pace e nel recupero degli emarginati, chiedendo anche la legalizzazione delle droghe leggere: nel 2006 si è fatto multare, compiendo una disobbedienza civile, fumando uno spinello nel palazzo comunale di Genova per protestare contro la legge sulle droghe. Era un grande amico di Vasco Rossi e di Piero Pelù, impegnati anch’essi per la legalizzazione delle droghe leggere.

La Canonica della Parrocchia della SS. Trinità e di San Benedetto, sede della comunità di San Benedetto al Porto

Sin dal 2006 ha appoggiato attivamente il movimento No Dal Molin di Vicenza che si oppone alla costruzione di una nuova base militare Usa nella città veneta. Ha partecipato a varie manifestazioni, in particolare a quella del 17 febbraio 2007 che ha visto la presenza di oltre 130.000 persone. Più volte don Andrea si è recato a Vicenza in occasione dell’annuale Festival No Dal Molin. Il 10 maggio 2009 ha acquistato assieme ad oltre 540 persone il terreno dove sorge il Presidio Permanente No Dal Molin per mettere radici sempre più profonde nella difesa a oltranza del territorio e dei beni comuni.

Nel marzo del 2007 è uscito il libro Io cammino con gli Ultimi, scritto insieme allo scrittore genovese Federico Traversa. Nell’aprile del 2008 ha aderito idealmente al V2-Day organizzato da Beppe Grillo[2]. Il 27 giugno 2009 ha partecipato al Genova Pride 2009, lamentando le incertezze della Chiesa cattolica nei confronti degli omosessuali. Don Gallo ha presentato anche il primo calendario Trans della storia italiana, con le trans storiche del Ghetto di Genova.

Il 15 agosto 2011 è stato premiato come Personaggio Gay dell’Anno da Gay.it, nel corso della manifestazione Mardi Gras, organizzata dal Friendly Versilia e tenutasi a Torre del Lago Puccini

Don Gallo ha inoltre tenuto l’orazione funebre alle esequie di Fernanda Pivano a Genova il 21 agosto 2009.

Il 4 dicembre 2009 gli è stato assegnato il Premio Fabrizio De André, di cui è stato uno dei più grandi amici, consistente nel Quartaro d’oro, antica moneta della Repubblica di Genova. Il premio è stato consegnato presso il salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi di Genova.

Il 17 novembre 2010 è uscito in tutte le librerie il libro Sono venuto per servire, scritto a quattro mani da don Andrea e da Loris Mazzetti, già collaboratore stretto di Enzo Biagi.

Sulla quarta di copertina è citata una frase di Mazzetti che si riferisce al centrosinistra: «Peccato che Don sia un prete. Se fosse un politico avremmo trovato il nostro leader».

Don Gallo ha partecipato a La lunga notte, primo album solista di Cisco (ex cantante dei Modena City Ramblers). Nel 2006 compare nel video di “Pietre” del gruppo folk rock dei Folkabbestia. Nel 2012 don Gallo ha sostenuto Marco Doria alle primarie del centrosinistradi Genova per la designazione del candidato sindaco, poi vinte dallo stesso Doria. A novembre dello stesso anno dichiara di sostenere la candidatura di Nichi Vendola alle primarie nazionali del centrosinistra.

L’8 dicembre 2010 cantò Bella Ciao nella sua chiesa assieme a Gino Paoli.

Il 22 maggio 2013 alle ore 17.45, aggravatesi le sue condizioni di salute, muore a Genova. L’annuncio è stato dato da Domenico Chionetti, portavoce della Comunità di San Benedetto al Porto.

BIBLIOGRAFIA

  • San Giovanni Battista di Vinigo e i suoi fioli de jesia, s.l., s.n., 1993.
  • La chiesa di San Giuliano. Guida storico artistica, Venezia, Edizioni studium cattolico veneziano, 1995. ISBN 88-85351-20-4
  • Poi siamo tutti belli. La Comunità di San Benedetto attraverso le agende di don Andrea Gallo, Roma, Sensibili alle Foglie, 1995.
  • L’inganno droga, Tivoli, Sensibili alle Foglie, 1998. ISBN 88-86323-30-1
  • Il fiore pungente. Conversazione con Don Andrea Gallo, di Fabia Binci e Paolo Masi, Arenzano, O Caroggio, 2000; Milano, Dalai, 2011. ISBN 978-88-662-0070-3
  • Trafficanti di sogni, con altri, Lerici, Ippogrifo Liguria, 2004.
  • Angelicamente anarchico. Autobiografia, Milano, Mondadori, 2005. ISBN 88-04-53593-8
  • Il cantico dei drogati. L’inganno droga nella società delle dipendenze, Dogliani, Sensibili alle Foglie, 2005. ISBN 88-86323-98-0
  • Io cammino con gli ultimi, con Federico Traversa, Genova, Chinaski, 2007. ISBN 88-89966-10-6
  • In viaggio con Don Gallo, con Federico Traversa, Genova, Chinaski, 2008. ISBN 88-89966-26-2
  • Così in terra, come in cielo, con Simona Orlando, Milano, Mondadori, 2010. ISBN 978-88-04-59654-7
  • Sono venuto per servire, con Loris Mazzetti, Roma, Aliberti, 2010. ISBN 978-88-7424-614-4
  • E io continuo a camminare con gli ultimi, con Federico Traversa, Genova, Chinaski, 2011. ISBN 88-89966-65-3
  • Ancora in strada. Un prete da marciapiede, con Bruno Viani, Genova, De Ferrari, 2011. ISBN 978-88-640-5283-0
  • Di sana e robusta Costituzione, Roma, Aliberti, 2011. ISBN 978-88-7424-789-9
  • Il vangelo di un utopista, Reggio Emilia-Roma, Aliberti, 2011. ISBN 978-88-7424-820-9
  • Se non ora, adesso. [Le donne, i giovani, la liberazione sessuale], Milano, Chiarelettere, 2011. ISBN 978-88-619-0181-0
  • Non uccidete il futuro dei giovani, Milano, Dalai, 2011. ISBN 978-88-662-0232-5
  • La buona novella. Perché non dobbiamo avere paura, Roma, Aliberti, 2012. ISBN 978-88-7424-869-8
  • Come un cane in Chiesa. Il Vangelo respira solo nelle strade, Milano, Piemme, 2012. ISBN 978-88-5662-457-1
  • In cammino con Francesco, Milano, Chiarelettere, 2013. ISBN 978-88-6190-327-2

Nati per leggere un’iniziativa che mi piace

Nati per Leggere

Insieme al mio Gruppo di lettura I Libridinosi, consiglio questa iniziativa

I libridinosi e socialpromoter promuovono non solo l’incontro tra lettori adulti e appassionati di letteratura ma in varie occasioni si sono fatti promotori di letture per Bambini.

Penso di parlare in nome di tutte le persone sensibili al tema della lettura nell’infanzia, citando l’importanza di questa iniziativa “nati per leggere”.

Per questo i libridinosi e socialpromoter sposano bene l’iniziativa
“Nati per Leggere”

Il Gruppo nazionale di coordinamento Nati per Leggere è composto da:

Fabio Bazzoli (bibliotecario), Nives Benati (bibliotecaria), Mariangela Clerici Schoeller (pediatra), Tiziana Cristiani (educatrice), Michele Gangemi (pediatra), Stefania Manetti (pediatra), Camilla Montini (pediatra), Stefano Parise (bibliotecario – presidente dell’Associazione italiana biblioteche), Paolo Siani (pediatra – presidente dell’Associazione culturale pediatri), Giorgio Tamburlini (pediatra – presidente del Centro per la salute del bambino), Letizia Tarantello (bibliotecaria).

La Segreteria nazionale è composta da Adriana Luciani, Giovanna Malgaroli e Alessandra Sila.

Indirizzi di posta elettronica:

Coordinamento nazionale npl-coord@aib.it

Segreteria nazionale npl@aib.it.

a me sembra che queste norme vengono violate tutti i giorni

Trattato di Amsterdam (1997)

(stralcio)

Art. 2

“La Comunità ha il compito di promuovere nell’insieme della Comunità, mediante l’instaurazione di un mercato comune e di un’unione economica e monetaria e mediante l’attuazione delle politiche e delle azioni comuni di cui agli articoli 3 e 3 A, uno sviluppo armonioso, equilibrato e sostenibile delle attività economiche, un elevato livello di occupazione e di protezione sociale, la parità tra uomini e donne, una crescita sostenibile e non inflazionistica, un alto grado di competitività e di convergenza dei risultati economici, un elevato livello di protezione dell’ambiente ed il miglioramento della qualità di quest’ultimo, il miglioramento del tenore e della qualità della vita, la coesione economica e sociale e la solidarietà tra Stati membri”.

Art. 3

“…L’azione della Comunità a norma del presente articolo mira a eliminare le ineguaglianze, nonché a promuovere la parità, tra uomini e donne”

Art. 13

“Fatte salve le altre disposizioni del presente trattato e nell’ambito delle competenze da esso conferite alla Comunità, il Consiglio, deliberando all’unanimità su proposta della Commissione e previa consultazione del Parlamento europeo, può prendere i provvedimenti opportuni per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali”.

Art. 118

“… la Comunità sostiene e completa l’azione degli Stati membri nei seguenti settori:

–      parità tra uomini e donne per quanto riguarda le opportunità sul mercato del lavoro ed il trattamento sul lavoro”.

Art. 119

“Ciascuno Stato membro assicura l’applicazione del principio della parità di retribuzione tra lavoratori di sesso maschile e quelli di sesso femminile per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore”.

Opinione Personale

Tutte belle parole,  ma in italia queste regole vengono tutte calpestate.