Cronache iridate Peter Sagan fa il Tris a Bergen!

 

tratto da aosport.com

Ciclismo, Mondiali 2017: il pagellone della prova in linea. Sagan leggendario, Kristoff quasi perfetto, una buona Italia

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E’ passato un giorno ormai: l’evento più atteso dell’anno per il mondo del ciclismo è già terminato, con un leggendario Peter Sagan che ha riscritto la storia della manifestazione iridata. Andiamo ad analizzare con il pagellone conclusivo la prova in linea del Mondiale su strada maschile.

 

Peter Sagan, voto 10: ha l’iride incollato sulle spalle e non vuole più staccarsi dalla maglia arcobaleno. Per il terzo anno di fila conquista il titolo, cambiando ancora una volta lo schema, a dimostrazione di una crescita mentale davvero eccezionale. Non attacca su Salmon Hill, rischiando però di perdere tutte le speranze in caso di uno strappo dei rivali. Sfrutta al meglio il lavoro delle altre nazionali e conserva tutte le energie per lo sprint finale: questa volta non è dominante, ma con la tecnica pazzesca che si ritrova riesce a spuntarla con il colpo di reni.

 

Alexander Kristoff, voto 9: condizione spaziale per il padrone di casa, che ha preparato a puntino l’appuntamento più importante della stagione. Il beniamino del pubblico per poco non riesce a fare esplodere la folla con una volata eccezionale condotta di testa sin dai 200 metri dal traguardo. Manca il colpo di reni, da lì i pochi centimetri che lo separano dalla bicicletta di Sagan e dal titolo iridato.

 

Michael Matthews, voto 8: Mondiale forse troppo facile per l’australiano, che si limita a disputare lo sprint senza attaccare, ma non può nulla al cospetto dei primi due. Poteva fare qualcosa di più, ma lo spunto veloce del corridore oceanico non è al livello dei migliori: arriva comunque l’ennesimo piazzamento iridato, con una medaglia dal gran valore.

 

Matteo Trentin, voto 7,5: la condizione è quella dei giorni migliori, come previsto però manca ancora qualcosa a livello qualitativo per quanto riguarda lo sprint finale. Alla Vuelta aveva fatto sognare i tifosi azzurri, ma contro avversari di questo calibro ancora si deve crescere. Il podio era alla portata, sfugge davvero per pochissimo.

 

Ben Swift, voto 7: nonostante un paio di stagioni non al meglio, arriva una top-5 iridata che è sempre un grandissimo risultato. Il britannico deve ripartire da qui per rilanciarsi.

 

Belgio, voto 4: davanti al gruppo sin dal mattino, non riesce ad organizzare nulla di sensato con lo squadrone a disposizione. La fuga di Wellens era ovviamente un pretesto per far lavorare le altre nazionali, all’ultimo giro però Gilbert non ne ha per andar via e Van Avermaet resta in gruppo aspettando una volata che chiuderà solo al sesto posto. Completamente bocciati.

 

Repubblica Ceca, voto 3: tattica davvero scriteriata. Tengono la corsa chiusa, come se avessero in squadra il miglior Peter Sagan, invece il capitano (Stybar) non scatta e resta in gruppo, chiudendo con un’anonima quattordicesima posizione.

 

Francia, voto 8: andando a vedere la formazione schierata, forse è stata la nazionale migliore, sicuramente la più attiva. Ci provano sempre negli ultimi tre giri e, quando lasciano fuggire il gruppetto con Wellens e De Marchi, danno tutto per chiudere il gap. Alaphilippe stava per fare il colpaccio, ci è mancato davvero pochissimo.

 

Gianni Moscon, voto 7,5: che carattere e che classe! Caduto al penultimo giro, riesce a rientrare in gruppo e a svolgere alla perfezione il suo ruolo. Funge da battitore libero e quasi non fa gioire Cassani e tutti gli azzurri: è l’unico che resiste ad Alaphilippe, ma poi negli ultimi chilometri si spegne la luce. Ci riproverà nei prossimi anni.

 

Davide Cassani, voto 6: la media tra l’8 della tattica e il 4 per la squalifica di Moscon. Gli azzurri sono sempre ben appostati in gruppo e escono fuori negli ultimi tre giri: prima De Marchi, poi Ulissi, ottimo lavoro da parte degli stopper. Colbrelli e Viviani non sono al top, ma le altre punte hanno una forma stratosferica. L’azione di Moscon è progettata a tavolino, lo sprint di Trentin è organizzato al meglio con un mostruoso Bettiol. Nel post gara arrivano le polemiche per la squalifica del trentino: il ct si assume tutte le responsabilità per un errore che nella foga di gara può arrivare. E’ mancata la medaglia che questa volta era davvero vicina.

 

Michal Kwiatkowski, voto 5: un fantasma. Non si vede mai in corsa e non è presente neanche nell’ordine d’arrivo (top-10), visto che chiude 11mo allo sprint. Era uno dei protagonisti annuncia

Il 19 ottobre 2017 appuntamento con ilibridinosi con il libro “Il Figlio Maschio” di Giuseppina Torregrossa

La Biblioteca Comunale di Calvagese della Riviera

in Via San Rocco, 22

nella frazione di Mocasina

organizza un incontro letterario

Per il 19 ottobre 2017

alle 21 in Biblioteca

Per il Ciclio

Viaggio in Italia

Si discuterà amabilmente

del libro

“IL FIGLIO MASCHIO”

DI GIUSEPPINA TORREGROSSA

il figlio maschio

Seguirà un Breve Rinfresco Auto-Promosso da i Partecipanti all’incontro

 

Le Cronache Iridate Tom Dumoulin ha Vinto anche la Cronometro Individuale

tratto da aosport.it

Ciclismo, Mondiali 2017 – Tom Dumoulin: “Una grande soddisfazione, non ho voluto correre rischi per cambiare la bicicletta. E per domenica…”

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Tom Dumoulin conquista il titolo ai Mondiali 2017 di Bergen (Norvegia) nella prova a cronometro. Il corridore olandese nonostante la pioggia è riuscito a conquistare la medaglia d’oro, confermando i favori del pronostico della vigilia e precedendo di 57″ Primoz Roglic (Slovenia) e di 1’21” Chris Froome (Gran Bretagna).

Sono molto soddisfatto. Sono riuscito a gestire lo sforzo nonostante l’arrivo della pioggia ed ho scelto un approccio prudente nella salita finale non volendo cambiare la bicicletta. Un grande risultato e domenica punto a far bene“.

I favoriti dunque, dell’ultima specialità in programma nella rassegna iridata, dovranno tenere d’occhio l’atleta dei Paesi Bassi.

Le Cronache iridate l’olanda vince la cronometro Elite Donne Con La Van Vleuten

da aosport.com

Ciclismo, Mondiali Bergen 2017: l’Olanda e il maltempo dominano la cronometro femminile. Oro Van Vleuten!

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Sono l’Olanda e il maltempo i grandi protagonisti del Mondiale a cronometro delle donne in quel di Bergen. Tanta attesa per entrambi: dalle Orange ci si aspettavano almeno due medaglie e così è stato, la pioggia invece era praticamente mancata in questi giorni in terra norvegese ed è arrivata proprio durante la prova contro il tempo femminile. A trionfare è una mostruosa Annemiek Van Vleuten, davvero in formissima in questo finale di stagione. Battuta la connazionale Anna Van Der Breggen.

Dalla paurosa caduta nella prova in linea alle Olimpiadi di Rio ad una maglia iridata: nel giro di un anno la Van Vleuten compie l’impresa e chiude una cronometro spaziale in . Deve arrendersi la compagna di squadra Anna Van Der Breggen: per il bronzo europeo in carica 12” di ritardo. Terza piazza per una eccellente Katrin Garfoot: l’australiana non sbaglia sul più bello e chiude a 19” dal duo dei Paesi Bassi, conquistando una bellissima medaglia di bronzo. Molta delusione per tutte le altre favorite della vigilia, partite con i numeri più alti (possibile che sia cambiato il vento sul finale). A partire dall’altra olandese Ellen Van Dijk, che non è riuscita a chiudere una super tripletta (solo quinta), passando per Linda Villumsen (sesta) ed Amber Neben (addirittura undicesima).

Due italiane in gara. Più che discreta la prova di Lisa Morzenti, tra le prime a partire (argento lo scorso anno tra le junior per lei che è al debutto al Mondiale a soli 19 anni), che chiude 24ma. Ci si poteva aspettare qualcosa in più da Elisa Longo Borghini che conclude la prova in 18ma piazza, a 2’07” dalla vincitrice.

Le Cronache Iridate Mikkel Bjerg Vince la Prova a cronometro U23 oggi le donne

tratto da oasport.com

Ciclismo, Mondiali 2017: Mikkel Bjerg iridato a cronometro tra gli U23, ottavo posto per Edoardo Affini

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Mikkel Bjerg è il nuovo campione iridato a cronometro tra gli Under 23. Il 18enne danese ha sbaragliato la concorrenza ai Mondiali di Bergen con una prestazione straordinaria, che gli regala il successo davanti allo statunitense Brandon Mc Nulty e al francese Corentin Ermenault.Sul percorso decisamente duro di 37 km attorno alla città Bergen, Bjerg ha fatto registrare il miglior tempo in 47:06.48 con una media mostre di 47.380 km/h. Netto il distacco di Brandon McNulty, che chiude a 1’ 05” dal vincitore. Completa il podio di giornata Ermenault, con un ritardo di 1’ 16”. Da segnalare anche la caduta di Neilson Powless, uno dei grandi favoriti della vigilia, che mentre era in lotta per le prime posizioni, ha avuto un problema alla catena e nel tentativo di sistemarla è finito a terra.Per quanto riguarda i colori azzurri, buona prestazione di Edoardo Affini, che conferma le proprie qualità e chiude in ottava posizione a 20” dal podio. Prova invece decisamente deludente per Paolo Baccio, che ha avuto evidentemente una giornata no e arriva al traguardo in 30ma posizione con un ritardo di 3’19”.

Per Bjerg arriva finalmente la medaglia d’oro, che era sempre sfumata di pochissimo. Infatti un anno fa ai Mondiali di Doha era arrivato secondo nella prova juniores, mentre agli Europei di Herning il titolo era distante solo due secondi. Un risultato che rappresenta quindi il salto di qualità definitivo per questo atleta, che al primo anno in questa categoria conquista subito il titolo iridato.

Le Cronache Iridate La Sunweb fa la doppietta nel maschile e nel femminile nella Cronometro

Tratto da oasport.com

Ciclismo, Mondiali Bergen 2017: capolavoro Sunweb, battuta la BMC

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Una splendida doppietta, tanto inattesa tanto quanto bella. Il Team Sunweb domina la prima giornata del Mondiale di ciclismo conquistando sia il titolo iridato al maschile che al femminile nella cronometro a squadre. Apoteosi per la compagine tedesca.

47’50” il tempo ad una velocità di 53.310 km/h sui 42.5 chilometri percorsi, assolutamente non completamente pianeggianti. Un unico trascinatore: il vincitore del Giro d’Italia Tom Dumoulin, con dei compagni del calibro Lennard Kamna, Wilco Kelderman, Michael Matthews, Sam Oomen e Soren Kragh Andersen. Tecnica, potenza, tattica: tutte le componenti al top per la compagine trionfatrice. Subito dietro le grandi deluse: a partire dalla BMC (con il nostro Daniel Oss), che quest’anno puntava dritto al titolo. Sono otto secondi a dividere il team statunitense dalla medaglia d’oro. Non va lontanissimo neanche il Team Sky: 22” per lo squadrone britannico guidato da Chris Froome. Quarta e quinta Quick-Step Floors e Orica-SCOTT, le altre grandi specialiste della disciplina. Quattordicesima piazza per l’unica squadra italiana presente: la Sangemini – MG.Kvis.

di GIORGIOVIOLA Inviato su blog

Cronache Azzurre Sonny Colbrelli ha Vinto la Coppa Bernocchi!!

Coppa Bernocchi 2017: Sonny Colbrelli vince nettamente in volata davanti a Guillaume Boivin e Sacha Modolo

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Sonny Colbrelli torna al successo e lo fa in grande stile alla Coppa Bernocchi. Una volata perfetta per il bresciano, che precede il canadese Guillaume Boivin e Sacha Modolo e si candida fortemente come capitano della squadra azzurra per i Mondiali di Bergen.

Tanti attacchi nella prima parte, con la fuga di giornata che prende il largo dopo 13 km, formata da tre corridori: Filippo Ganna (UAE Team Emirates), El Mehdi Chokri (Dimension Data for Qhubekae) e Patrick Gamper (Tirol Cycling Team). A circa 40 km dal traguardo, Chokri si rialza e rimane quindi una coppia al comado. Nella parte centrale della corsa è la nazionale italiana a dettare il ritmo nel gruppo, ma ai -30 km, quando gli azzurri si spostano, nessuno va in testa e inizia una fase di anarchia con moltissimi attacchi.  Si forma così un gruppetto di testa con una ventina di corridori, che in pochi chilometri riprendono Ganna, mentre Gamper contrattacca e rimane solo in testa ai -15 km. Nel frattempo rientrano diversi corridori da dietro e il plotone si ricompatta. I sogni di gloria di Gamper si infrangono ai 500 metri, quando anche lui viene ripreso. Si va quindi allo sprint.

Volata lanciata lunga dagli uomini della Bahrain Merida, con Sonny Colbrelli che scatta a centro strada ai 200 metri e con la sua consueta potenza diventa irraggiungibile per tutti gli altri, conquistando così la vittoria nettamente. Alla sua ruota si piazza Guillaume Boivin (Israel Cycling Academy), che centra il secondo posto. Completa il podio Sacha Modolo (UAE Team Emirates). Al quarto posto troviamo invece Michael Albasini (Svizzera), mentre Elia Viviani (Italia) si deve accontentare della quinta piazza.

Colbrelli torna quindi al successo dopo cinque mesi, infatti l’unica vittoria stagionale risaliva ad aprile nella Freccia del Brabante. Un risultato che rilancia quindi le ambizioni del bresciano in vista dei Mondiali, un chiaro segnale al CT Cassani per candidarsi come capitano della nazionale azzurra. Inoltre con questa vittoria Colbrelli completa anche il suo Trittico Lombardo, infatti erano già arrivati i successi alla Coppa Agostoni e alla Tre Valli Varesine.