Eventi in Provincia di Brescia questa sera sarò a Desenzano alla Presentazione del libro “la luce dell’impero” di Marco Buticchi alle ore 20.30 in biblioteca Villa Brunati

Martedì 27 marzo alle ore 20.30 
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Marco Buticchi presenta il libro La luce dell’Impero
Presso Biblioteca Villa Brunati – Desenzano del Garda

Per informazioni:
segreteria@festivalgiallogarda.it
LIBRERIA BACCO – CANTINA MARSADRI
Tel: 0365 651005
Mail: info@libreriabacco.com
http://www.libreriabacco.com

Le Cronache Classiche Gand_Wevelgen 2018: Peter Sagan Firma la Tripletta su Elia Viviani!

tratto da aosport.com

Gand-Wevelgem 2018: Peter Sagan firma la tripletta davanti a Elia Viviani!

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E sono tre! Peter Sagan si è imposto nell’edizione numero 80 della Gand-Wevelgem, storica classica del Nord che si svolge per gran parte nelle Fiandre, dopo i successi del 2013 e del 2016. Tra le corse del pavé è la più adatta per i velocisti, ma non per questo meno impegnativa o spettacolare: lo slovacco della Bora-Hansgrohe ha regolato allo sprint un gruppetto ristretto, selezionato nell’ultimo passaggio sul Kemmelberg.

La fuga di giornata ha faticato a partire e solo dopo una trentina di chilometri si sono avvantaggiati sei uomini: l’italiano Filippo Ganna (UAE-Team Emirates), il portoghese José Gonçalves (Katusha-Alpecin), gli olandesi Brian van Goethem e Jan-Willem Van Schip (Roompot) e i belgi Frederik Frison (Lotto-Soudal) e Jimmy Duquennoy (Veranclassic). Per una ventina di chilometri, dopo che il gruppetto si era avvantaggiato, il gruppo è sempre rimasto a tiro, fino a desistere e concedere oltre 10′ di vantaggio agli attaccanti. Da sottolineare una prima ora quasi ai 50 di media, molto impegnativa per tutti i corridori in gruppo. Il lavoro delle squadre dei velocisti ha stabilizzato il distacco, ma una volta arrivati attorno agli ultimi 100 chilometri una netta accelerazione nel plotone ha riportato il divario sui 4’30”, senza però che da dietro avessero l’intenzione di andare a riassorbirli così presto.

La corsa, come prevedibile, si è accesa sul Kemmelberg, muro in pavé storico di questa corsa. Nonostante qualche frazionamento, però, il gruppo è rimasto compatto, così come la composizione della fuga anche considerando gli oltre 70 chilometri di distanza dalla conclusione. Altro momento chiave sulle Plugstreets, strade sterrate (ma in ottime condizioni) ed esposte al vento, dove diversi corridori hanno fatto fatica dato il forcing della Bmc, che però una volta terminati questi settori non ha proseguito nella sua azione pancia a terra. Sfruttando questi momenti, Kuznetsov, Vermote, Wallays e Kirsch hanno contrattaccato e si sono riportati sui fuggitivi in vista del secondo ed ultimo passaggio su Baneberg e Kemmelberg (da un altro versante ma sempre impegnativo). Qui, anche in gruppo si è creata la selezione definitiva e davanti sono rimasti una ventina di corridori, considerando anche alcuni dei superstiti della fuga.

Ad una trentina di secondi, anche un altro gruppo simile: se davanti sono rimasti oltre gli specialisti del Nord i vari Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), Arnaud Démare (Groupama-Fdj), Jens Debusschere (Lotto Soudal), Michael Matthews (Sunweb), Elia Viviani (Quick-Step Floors), Matteo Trentin (Mitchelton-Scott) e Sacha Modolo (EF Drapac) tra i più pericolosi in volata, dietro invece inseguivanAlexander Kristoff (UAE Emirates), John Degenkolb (Trek-Segafredo) e Dylan Groenewegen (LottoNL-Jumbo) tra i velocisti, oltre un Gianni Moscon (Team Sky) penalizzato da un contatto proprio nei primi metri del Kemmelberg che l’ha fatto cadere contro le transenne. Con il passare dei chilometri, l’azione degli inseguitori si è affievolita e il distacco da 20” si è impennato fino a superare il minuto.

Negli ultimi chilometri Philippe Gilbert si è sacrificato per Elia Viviani. Solo negli ultimi due chilometri alcuni corridori hanno provato a scattare, ma nessuno ha fatto la differenza. Sagan è stato il primo a lanciare la volata dalla sinistra della carreggiata, mentre Arnaud Démare ci ha provato da destra assieme ad Elia Viviani. Il veronese, purtroppo, è rimasto leggermente chiuso proprio quando è partito Sagan ed è stato costretto a rimontare: nonostante un ottimo spunto con cui ha saltato il francese, Elia non è riuscito a chiudere il gap con Sagan, che era troppo più avanti. Il tre volte Campione del Mondo in carica, dunque, ha messo nel palmares anche la terza Gand-Wevelgem, proprio davanti ad un delusissimo Viviani, che ha battuto il pugno contro il manubrio a più riprese prima di scoppiare a piangere dopo l’arrivo per la delusione. Terza piazza, invece, per Démare. Christophe Laporte (Cofidis) ha chiuso quarto davanti a Jens Debusschere. Tra i 10 anche Matteo Trentin, settimo e assoluto protagonista per tutta la corsa.

Cronache Classiche Vincenzo Nibali, Con Un Numero Da Maestro ha Vinto la Milano-Sanremo

tratto da oasport.com

Milano-Sanremo 2018, lo Squalo arriva da solo! Trionfo epico per Vincenzo Nibali, sempre più nel mito!

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Due volte il Giro d’Italia, un Tour de France, una Vuelta di Spagna, due Giri di Lombardia: arriva un’altra perla per uno dei corridori italiani più forti della storia di questo sport. Vincenzo Nibali con un’azione da fenomeno va a prendersi la Milano-Sanremo 2018: scatto impressionante sul Poggio, cavalcata solitaria verso l’arrivo di Via Roma. Da 12 anni, dalla vittoria di Pozzato, l’Italia non riusciva ad imporsi nella Classicissima di Primavera: a sfatare questo tabù non poteva che essere il più vincente del ciclismo italiano nel Nuovo Millennio. Al termine di una gara tutt’altro che dura, colpita anche dal maltempo nella prima parte, solo un colpaccio poteva evitare la volata: e così è stato.

Consueto inizio di gara, bagnato dalla forte pioggia in quel di Milano: dopo tre chilometri va già via la fuga della prima ora. Sono nove gli uomini all’attacco: Mirco Maestri e Lorenzo Rota (Bardiani – CSF), Evgeny Kobernyak (Gazprom – Rusvelo), Guy Sagiv e Dennis Van Winden (Israel Cycling Academy), Sho Hatsuyama (NIPPO – Vini Fantini – Europa Ovini), Charles Planet (Novo Nordisk), Matteo Bono (UAE Team Emirates) e Jacopo Mosca (Wilier – Selle Italia). Tra loro molti nomi noti, come quelli di Maestri e Bono, in fuga rispettivamente da tre e quattro edizioni consecutive, o Mosca, di recente vincitore della classifica a punti alla Tirreno-Adriatico.

Lo scenario per tre quarti di gara, com’era scontato che fosse, è rimasto sempre lo stesso: il gruppo ad inseguire con le squadre dei favoriti (su tutte la Bora-hansgrohe del campione del mondo Sagan) e i fuggitivi a circa 5-6′ di vantaggio. Il ritmo è cambiato nei pressi deiCapi: il plotone ha aumentato nettamente l’andatura e a poco a poco si è riportato sugli attaccanti. Sul Capo Berta primo corridore in crisi: Marcel Kittel (Katusha-Alpecin), mentre si è sfaldato il gruppo al comando che poche centinaia di metri dopo è stato raggiunto.

Poche scaramucce sulla Cipressa: a dettare il ritmo sono state prima la FDJ, poi il Team Sky, ma nessuno ha provato ad accelerare, anche se si è visto davanti un Vincenzo Nibali in buona forma. Neanche sulla successiva discesa ci sono stati movimenti: il plotone è andato ad altissima velocità verso il Poggio. Poche centinaia di metri prima una caduta clamorosa innescata da Mark Cavendish che ha coinvolto una decina di uomini. Ad attaccare in testa la salita conclusiva è stata la Bahrain-Merida, ma il primo a muoversi è stato il campione tedesco Burghardt: al contrattacco è partito il lussemburghese Jean-Pierre Drucker (BMC). L’azione più spettacolare è stata quella di Krists Neilandts (Israel Cycling Academy) che è stato seguito alla ruota da Vincenzo Nibali: lo Squalo è partito al contrattacco ed è andato via da solo. Una decina di secondi di vantaggio per il siciliano sul gruppo guidato da Daniel Oss (Bora-hansgrohe) in favore di Sagan.

Nella successiva discesa curve splendide da parte di Nibali che ha preso un margine gestibile sul gruppo che non ha trovato una squadra pronta ad organizzarsi per l’inseguimento. A tutta è partito al contrattacco Matteo Trentin (Mitchelton-SCOTT), bell’azione da parte del trentino che sull’Aurelia però ha finito le proprie energie. Chi invece ne aveva ancora è stato lo Squalo dello Stretto: una cronometro individuale negli ultimi due chilometri, con Quick-Step Floors a tutta a lanciare la volata. Il margine negli ultimi 500 metri è stato però rassicurante: braccia al cielo per il fenomeno tricolore, seconda piazza per Caleb Ewan (Mitchelton-SCOTT), primo dei battuti, davanti ad Arnaud Démare (FDJ). Solo sesto il campione del mondo Peter Sagan, ancora una volta deluso sulle strade italiane.

 

IL 19 APRILE APPUNTAMENTO CON IL GRUPPO DI LETTURA I LIBRIDINOSI E IL LIBRO PISTA NERA DI ANTONIO MANZINI

La Biblioteca Comunale di Calvagese della Riviera

in Via San Rocco, 22

 

nella frazione di Mocasina

organizza un incontro letterario

 

 il 19 aprile 2018

alle ore 21.00

 

Per il Ciclio

Viaggio in Italia

Si discuterà amabilmente

del libro

ambientanto nella Regione Valle d’Aosta

PISTA NERA

di

 ANTONIO MANZINI

 

Seguirà un Breve Rinfresco Auto-Promosso da i Partecipanti all’incontro

Cronache Bianche Sofia Goggia Vince il SuperG ad Are!!

tratto da oasport.com

Sofia Goggia, sei un FENOMENO! Altro trionfo per l’azzurra, che dominio in superG ad Are!

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Un finale di stagione eccezionale quello di Sofia Goggia. Dopo la conquista della Coppa di discesa, la bergamasca trionfa nel superG di Are, centrando la sua quinta vittoria in carriera in Coppa del Mondo. Ennesimo capolavoro di Sofia in una gara ancora condizionata dal forte vento, che ha costretto gli organizzatori ad abbassare la partenza. Lombarda fenomenale soprattutto nella parte iniziale e poi bravissima a lasciar scorrere gli sci in maniera davvero perfetta lungo tutto il tracciato.

Con questo successo l’italiana sale al quarto posto nella classifica generale, alle spalle di Viktoria Rebensburg, molto brava oggi a chiudere al secondo posto a 32 centesimi dall’azzurra. Sicuramente un ottimo risultato per la tedesca in vista del gigante, dove punta alla conquista della coppa di specialità.

Sul podio (numero 137 della carriera) ci sale anche Lindsey Vonn, che paga un ritardo di 53 centesimi da Goggia. L’americana chiude dunque la sua stagione con la vittoria in discesa di ieri e con il terzo posto odierno, ma manca la conquista di almeno una delle due coppette di velocità.

Quarto posto per la svizzera Michelle Gisin (+0.75), che precede Federica Brignone, staccata di 93 centesimi dalla connazionale. Una bella gara per lei, che aveva preferito saltare la discesa di ieri per preparare al meglio proprio il supergigante odierno.

Questo, però, è il giorno anche di Tina Weirather, che per il secondo anno consecutivo conquista la Coppa del Mondo di superG. Alla sciatrice del Liechtenstein basta il sesto posto odierno (+1.08), anche perchè la sua diretta rivale, la svizzera Lara Gut, è caduta dopo poche porte. Un successo veramente meritato da Weirather, uscita solo una volta e sempre tra le prime sette in ogni superG della stagione.

Tra le dieci chiude anche Nadia Fanchini, settima a 1.15 da Goggia. Ottavo posto per Anna Veith (+1.20), che chiude al terzo posto nella classifica di specialità. Completano la top ten le austriache Nicole Schmidhofer (+1.24) e Stephanie Venier (+1.44).

Fuori dai punti, al ventunesimo posto, Johanna Schnarf, che commette molti errori e chiude a 2.55 dalla vetta.

 

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Iannozzi Giuseppe - scrittore e giornalista

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